domenica 2 gennaio 2011

Punto reale

 Si tratta di un punto passato piatto, cioè senza imbottitura. Per eseguirlo è necessaria una tela a trama regolare (cioè i fili della trama e dell'ordito devono essere uguali). 
Si lavora sul dritto della tela. 
I punti non devono mai sormontarsi, devono essere accostati senza sovrapporsi gli uni agli altri- ogni filo un punto.
E' più semplice di quanto possa sembrare, guardate le immagini
Si eseguono 3 punti su 3 trame.
Guardate bene il movimento dell'ago, 

realizza il punto ed è subito pronto per quello successivo.
Il filo che si vede libero è quello d'inizio che poi verrà nascosto 

dentro il ricamo.

Ora si eseguono 3 punti ma su 6 trame



Si prosegue aumentano l'altezza sempre di 3 trame e 
mantenendo costante il numero dei punti
3 punti su 3  trame - 

 punti su 6 trame 
 3 punti su 9 trame 
3 punti su 12 trame ......
fino ad avere 7 gradini

Poi si diminuisce nel senso opposto di come erano stati fatti gli aumenti 
(cioè si calano 3 trame ogni 3 punti reale)
Questo è il risultato finale
In questo caso è stato eseguito un disegno semplice, ma questa tecnica ci permette di realizzare un'infinità di lavori (ci sono bellissime figure geometriche, fiori ....). 
Spero di essere stata chiara altrimenti non esitate a contattarmi. ciao ciao

10 commenti:

  1. Ciao Paola,
    vorrei farti i miei complimenti per i bellissimi lavori a punto antico. Io adoro questo tipo di ricamo e mi sto sforzando per impararlo (da autodidatta). Ti scrivo per un consiglio: sul 6 libro del punto antico consigliano di non usare il telaio per il punto reale, io ho fatto alcuni ricami ad hardanger dove si usa molto il punto reale e il punto piatto e dove è consigliato l'uso del telaio per cui mi sono abituata ad usarlo. Pensi che sia meglio non usarlo? e per le sfilature?
    ancora tanti complimenti (anche per le ricette....)
    Tania

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  2. Nel punto reale non uso il telaio perchè il ricamo risulta più gonfio quindi ha un effetto di maggior rilievo e per i miei gusti è più bello; quanto alle sfilature dipende dal tipo di sfilatura ma ti confesso che se posso farne a meno non lo uso (per me è un vero impiccio). Se hai bisogno di qualcosa chiedi pure e se hai un blog vengo a farti visita.
    Ps ti consiglio, se ancora non lo hai fatto, di ricamare qualcosa a punto Caterina de Medici: è di bell'effetto e soprattutto il lavoro vooooooollllllaaaaa.
    Ciao.

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  3. Olá Paola!

    Obrigado pelas explicações,estão perfeitas
    e fica muito bonito.
    Bacio Quinha

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  4. Complimenti per le sue bellissime opere...un vero capolavoro di precisione e di eleganza.
    personalmente mi sono avvicinata da poco a questo ricamo che amo tanto ma sul quale ho ancora tanti dubbi...
    Gentilmente vorrei farle una domanda.. vorrei fare un motivo a punto reale sul libro leggo"1 quadretto=2x2fili del tessuto" cosa significa? devo usare sempre la tecnica che ha descritto lei di 3 trame ogni 3 punti?
    La ringrazio se gentilmente volesse rispondere.

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  5. Grazie per i complimenti e per la visita.
    Quanto alla sua domanda, se vedessi lo schema sarei di maggiore aiuto, intanto le dico che per realizzare un quadretto deve ricamare n. 2 punti reale su 2 trame di tessuto.
    Buon lavoro e sa ha bisogno chieda pure.
    Saluti Paola

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  6. Ciao! Passo qui per la prima volta. Complimenti per i lavori e per le spiegazioni.
    Io non ho mai fatto il punto reale, ma vorrei provare a fare dei fiori semplici. Posso chiederti con che filato lavori? Grazie e buon lavoro :-)

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  7. Ciao, posso chiederti la differenza tra punto reale e pto festone? Grazie

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    Risposte
    1. Il punto reale è quello descritto in questo post, quanto al punto festone è stato utilizzato per ricamare le colonnine che formano i quattro lati del quadrato che vedi nel punto d'incontro del gigliuccio. Ciao Paola

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